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Sabato, 29 marzo 2014

Viva la firma! Delegazione di parlamentari di Sel oggi in Val D’Aosta ai banchetti della Lista L’Altra Europa con Tsipras

Cartolina_FB

Nicola Piovani, motivando il suo invito a firmare per la lista “L’Altra Europa con Tsipras”, ha usato un’espressione felice, efficace. Ha detto che la polifonia delle voci è il sale della democrazia. Recarsi a firmare affinché una lista possa presentarsi alle elezioni europee è già un atto, semplice e insieme decisivo, di democrazia. Prima ancora di decidere se votarla; questo, per quanto importante, viene dopo. Firmare è un esercizio di democrazia che riguarda ogni cittadino per diverse ragioni.

Perché soffiano venti minacciosi in direzione delle prossime elezioni europee. Il vento dell’astensionismo, del distacco che si allarga come una voragine da parte dell’opinione pubblica verso questa Europa insieme inconcludente e dannosa di fronte alla crisi che ci attanaglia senza scampo. E ancora il vento dei populismi antieuropeisti, mossi dalla rinuncia a cambiare gli equilibri sbagliati, i governi di innaturali coalizioni, le politiche di austerità, i trattati inefficaci per portare indietro il tempo e rinchiuderlo dentro il cortile di casa di nazionalismi che disgregano l’idea di Europa che fu di Altiero Spinelli. Quella dei popoli che si incontrano in un progetto e in una politica che riguarda la vita reale delle persone: nel lavoro e nel sapere, nella coesione sociale e nelle libertà individuali.

E’ una partita in salita, quella che si gioca con le imminenti elezioni europee, perché in salita è la strada di un’Unione Europea che bisogna con coraggio reinventare da capo, abbandonando il cammino a ridosso del precipizio sociale delle politiche fallimentari praticate in questi anni come il vicolo cieco del ritorno alla chiusura delle frontiere e dei localismi che ci separano. La lista “L’Altra Europa con Tsipras” nasce per percorrere questa strada ed è il vero fatto politico nuovo che, affermandosi, può contrastare tanto l’idea che non vi possa essere altra Europa che quella di adesso quanto che essa debba rinnegare la sua stessa esistenza. Ma per affermarsi deve poter esistere, prima di tutto. E l’Italia è l’unico paese in Europa che, in virtù di una pessima legge di alcuni decenni fa mai corretta dal Parlamento, richiede ad una lista nuova, per potersi presentare alle elezioni, di raccogliere le firme secondo criteri assurdi, che pesano sulla stessa bilancia e allo stesso modo in regioni con milioni di abitanti come la Lombardia e regioni di piccole dimensioni come la Valle d’Aosta. Non importa che in ogni altra parte d’Italia la raccolta delle firme marci spedita verso un obiettivo che ben prima del termine prefissato è già a portata di mano. Importa, secondo questa legge assurda, che se quello stesso obiettivo non lo si raggiunge in valle d’Aosta la lista non si potrà presentare al voto.

Ci siamo rivolti in questi giorni al Presidente della Camera che ha definito ragionevole e comprensibile la nostra richiesta affinché il Parlamento modifichi questa regola iniqua. Ma il tempo è adesso. E adesso in Valle d’Aosta dobbiamo esprimere, ora dopo ora, il massimo del nostro impegno, di convincimento e di organizzazione, contando sulle nostre forze e sull’aiuto di cittadini che abbiano a cuore il valore della democrazia, della possibilità che la differenza delle idee e delle proposte si possa confrontare liberamente attraverso il voto.Sinistra Ecologia Libertà ha sostenuto sin dall’inizio il progetto politico proposto da Alexis Tsipras per una nuova e diversa Europa.

L’abbiamo fatto nel punto più alto e democratico, partecipato, che possa avere un partito politico, il congresso. Lo facciamo nel lavoro di ogni giorno mettendo a disposizione le risorse politiche, organizzative e umane di cui disponiamo in tutto il territorio nazionale perché si affermi un cambio di rotta dell’Europa dopo il voto di maggio. Da quando è iniziata la raccolta delle firme non c’è banchetto nelle piazze e nei luoghi d’incontro che non veda i nostri partecipi, accanto a tanti altri soggetti e singoli, nel parlare con i cittadini e chiedere loro di rendere possibile, attraverso una firma, una competizione democratica vera, autentica.

Sabato saremo in Valle d’Aosta per provare a vincere questa sfida. Sabato ad Aosta ai banchetti nel centro per la raccolta delle firme, ci sarà anche un gruppo di parlamentari di SEL, i due capigruppo di Camera e Senato Gennaro Migliore e Loredana De Petris e altri deputati accompagnati dalle nostre organizzazioni delle regioni più vicine, che ritengono un bisogno prima di tutto della nostra democrazia che questa nuova lista possa partecipare al voto europeo. Sappiamo che “L’altra Europa con Tsipras” non è una lista di partito come le altre che si presenteranno. Essa nasce dall’incontro di esperienze compiute e in corso in tanti territori, di soggettività che si sono misurate con la ricerca di una diversa via d’uscita dalla crisi, di personalità che di fronte al declino rovinoso dell’Europa hanno ritenuto che la politica si dovesse “fare” e non più osservare da una certa distanza. Noi ci siamo rapportati alle ragioni di questo incontro mettendoci a disposizione, nella trasparenza delle idee, senza primogeniture, compiendo quei passi indietro necessari a far prevalere le ragioni del progetto su quelle di parte. Ora riversiamo tutto il nostro impegno, politico e organizzativo, affinché Valle d’Aosta, Italia ed Europa tessano un filo comune per il cambiamento.

E allora VIVA LA FIRMA e che tutti i cittadini aostani firmino.

 

Commenti

  • mariosi

    Male che vada, vista la legge assurda, che in tanti anni non ha mai permesso ad alcun Partito non presente in Parlamento, di poter presentare una lista autonoma, mettiamoci dentro il simbolino di Sel e diamo come morale uno schiaffo a tutti .

  • Marco

    Adesso, l’importante è che in Valle d’Aosta ce la facciano.
    Lo schiaffo teniamocelo per le elezioni europee.

  • francesco

    Se il simbolo di Sel fosse accattivante, sarebbe già in lizza, senza il bisogno di optare per Tsipras dopo lo schiaffo congressuale ricevuto dal gruppo dirigente.
    La verità è che, dopo le squallide vicende tarantine che hanno travolto Nichi Vendola, e l’inclinazione dei dirigenti di Sel a genuflettersi di fronte ai dictat del Partito Democratico (c’è un corposo elenco di misfatti!), Sel è ormai un Partito poco spendibile sul piano elettorale.
    Gli ultimi sondaggi dei maggiori istituti di rilevazione la danno in caduta libera, per questo Matteo Renzi l’ha inserita nello stock da rottamare, così come il candidato del PD alla Regione Piemonte Sergio Chiamparino ha liquidato senza mezzi termini la richiesta di primarie avanzate da Sel.
    E si accucciano in silenzio ai piedi del monarca nella speranzosa attesa di qualche assessorato.

  • mirco

    Ovvio che sia così. È davvero imbarazzante che esponenti politici di spicco, adottino leggi “truffa” (quasi certamente “incostituzionali”) a favore di regalii miliardari alle banche.
    Ciò ci fa sentire “impotenti”, “truffati” ed irrimediabilmente lontani e divisi da un partito che “nulla dice e nulla fa” per motivare/mitigare tali turpi comportamenti.
    Piuttosto che prendere una posizione distante da chi ha commesso tali nefandezze, in modo becero sostiene l’adozione di procedure disciplinari nei confronti di chi ha portato alla luce tali magagne.
    SEL è oramai distante anni luce dall’essere un partito popolare o vicino al popolo. Qualcuno può spiegare cos’è SEL? Qualcuno può spiegare cosa pensa SEL dei 7.5 miliardi regalati alle banche che sappiamo?
    Qualora SEL si ritenesse ancora un partito vicino al popolo e rigettasse con sdegno quanto attuato dal recente governo, con la squallida complicità di alcuni suoi illustri esponenti, può cortesemente prendere una posizione a riguardo?

  • giovanni paonessa

    Allora, un articolo importante e 4 commenti, di cui tre per dimostrare che SEL è una m… Scusate, ma siete proprio sicuri che per questa strada si possa andare da qualche parte? Lo spirito della lista non dovrebbe essere un altro? Farsi del male da soli, Sempre!

  • Guido

    Concordo con giovanni paonessa….tempo fa ho scritto che la lista tsipras potrà essere mediaticamente oscurata per non disturbare i manovratori….Ma se usciamo un attimo dallo scetticismo che la tattica dichiarativa induce ad esprimere..chiedo: oltre lo sconfittiismo possiamo esprimere altro o per esistere andiamo a ruota degli umori “ignoranti”?…..Diamoci da fare con amici e conoscenti e molti dubbi verranno fugati……Il correre e la fretta che impone l’urgenza non individualizzi il dibattito…..la sinistra o é collettiva o non é…….Stiamo riproponendo un campo alternativo o siamo presi dallo seppellire i colpevoli? Lasciamo al Papa il verbo antiliberista o convergiamo senza indugi nella discussione di merito? EQUITA’ e REDISTRIBUZIONE nello sviluppo o CRESCITA? NON VIOLENZA politica o RADICALISMO VERBALE antipolitico? Un saluto speranzoso!

  • chiara

    Francesco….metti il tuo voto tra le stelle, manda tanti tuoi simili in Europa e “stai sereno”…almeno per altri 12 mesi non leggeremo più ste minchiate!